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​ECHOES
 is part of a visionary international cultural exchange launched in 2024 with ÌNSITO in Schio (Italy), connecting Greater Manchester and Schio through their shared industrial heritage, vibrant communities, and the transformative power of contemporary art.

The project is also included in the 
Rochdale Greater Manchester Town of Culture 2025/2026 programme.


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ECHOES fa parte di un visionario scambio culturale internazionale, avviato nel 2024 con ÌNSITO a Schio (Italia), che mette in connessione Greater Manchester e Schio attraverso il loro comune patrimonio industriale, le loro comunità dinamiche e il potere trasformativo dell’arte contemporanea.

Il progetto è inoltre incluso nel programma di 
Rochdale Greater Manchester Città della Cultura 2025/2026.

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​ECHOES are not just sounds that return, but traces of memory, gestures, and cultural connections, shaped by a shifting and hybrid new era — that reverberate across time and space into new forms of understanding...
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​Gli echi non sono solo suoni che ritornano, ma tracce di memoria, gesti e connessioni culturali, modellati da una nuova era mutevole e ibrida — che risuonano attraverso il tempo e lo spazio dando vita a nuove forme di comprensione...

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At Gallery FRANK, within the post-industrial landscape of Littleborough, and in the post industrial space of
​EBOR STUDIO, the exhibition becomes both mirror and resonant chamber, amplifying the dialogue between individual practices and collective experience. It unfolds as an encounter between perception, memory, and transformation, shaped by five artists whose work interacts with one another across material, place, and sensibility.


IT


Presso la Gallery FRANK, immersa nel paesaggio post-industriale di Littleborough, e nello spazio post-industriale di EBOR STUDIO, la mostra si configura come uno specchio e una camera di risonanza, amplificando il dialogo tra pratiche individuali ed esperienza collettiva.
Si sviluppa come un incontro tra percezione, memoria e trasformazione, plasmato da cinque artisti le cui opere interagiscono tra loro attraverso materia, luogo e sensibilità.
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THE ARTISTS

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Anne Grebby focuses on research, applying a diverse range of methodologies with creative outcomes which invite us to review our physical and perceptual boundaries in order to redefine their limits. Each work represents a step further on this productive and conceptual journey and also asks us to reflect upon our own existence from both a personal and collective perspective.
 
Kara Lyons explores deep themes such as resilience and adaptability. Amorphous forms suggest vital energy, change, and sensuality, aspects of the human condition that acknowledge flow as a central element in our understanding.


Marta Martino conceives her works as moments of contemplative suspension, where the hyper-controlled aesthetic is radically disrupted during the performative act, engaging the audience in a constant re-evaluation of a perceived reality.

Maryanne Royle 
Her work explores the narrative potential of space and situation via spatial cues, objects, literature, video, lighting design, and audience-performer relationships. She often draws on folklore, modern literature, social and philosophical theory, and her background in performance to build immersive, participatory environments. 

Paul Haywood is a visual artist whose practice spans painting, drawing, and photography, with a focus on abstraction, colour, and landscape memory. He often explores the relationship between geometry and perception, creating works that investigate depth, tone, and compositional balance. 



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Anne Grebby si concentra sulla ricerca, applicando vari metodi che danno vita a risultati creativi, invitandoci a rivedere i nostri confini fisici e percettivi e per ridefinirne i limiti. Ogni opera rappresenta un ulteriore passo in questo viaggio produttivo e concettuale, e induce alla riflessione sulla nostra esistenza, sia dal punto di vista personale che collettivo.

Kara Lyons esplora temi profondi come la resilienza e la capacità di adattamento. Forme amorfe che suggeriscono forza vitale, cambiamento e sensualità, aspetti della condizione umana che riconoscono il flusso, come elemento centrale della nostra comprensione.  

Marta Martino concepisce le sue opere come momenti di sospensione contemplativa nei quali l’estetica iper controllata è radicalmente compromessa/disrupted nel corso dell’atto performativo, impegnando il pubblico alla costante rivalutazione di una presunta realtà. ​

Maryanne Royle esplora il potenziale narrativo dello spazio e del contesto attraverso indizi spaziali, oggetti, letteratura, video, light design e relazioni tra pubblico e performer. Spesso attinge da folklore, letteratura moderna, teoria sociale e filosofica, oltre che alla propria esperienza performativa, per costruire ambienti immersivi e partecipativi.

Paul Haywood è un artista visivo la cui pratica abbraccia pittura, disegno e fotografia, con un’attenzione particolare all’astrazione, al colore e alla memoria del paesaggio. La sua ricerca indaga il rapporto tra geometria e percezione, creando opere che esplorano profondità, tonalità ed equilibrio compositivo.


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ABOUT US 

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Ebor Studio Group is an artist-led community at Ebor Mill in Littleborough, providing studios, a gallery, and workshops for professional artists and designers. Housed in a former Victorian mill (c.1870), it supports artistic practice and enriches the cultural landscape through exhibitions, events, and educational activities.
Curator Monica Pirani's collaboration with the group began with ÌNSITO in Schio, Italy (2024) and continued at Ebor Studio, UK.


Gallery FRANK, launched in 2018, is our contemporary art space and the main public-facing feature of Ebor Studio, hosting exhibitions, workshops, and projects by resident and visiting artists. It is named in honour of Frank Haywood, the building’s former owner and a great supporter of the Ebor Project, without whom it would not exist. Frank was a skilled engineer and had a pattern making business based at the mill.


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Ebor Studio Group è una comunità di artisti con sede presso l’Ebor Mill di Littleborough. Comprende una galleria e laboratori per artisti e designer. Ospitato in un ex mulino vittoriano (circa 1870), il gruppo sostiene la pratica artistica e arricchisce il panorama culturale attraverso mostre, eventi e attività educative.
La collaborazione della curatrice Monica Pirani con il gruppo è iniziata con ÌNSITO a Schio, in Italia (2024), ed è poi proseguita all’Ebor Studio, nel Regno Unito.


Gallery FRANK, inaugurato nel 2018, è lo spazio d’arte contemporanea e il principale punto di contatto con il pubblico di Ebor Studio, che ospita mostre, workshop e progetti di artisti residenti e ospiti.
Il suo nome rende omaggio a Frank Haywood, ex proprietario dell’edificio e grande sostenitore dell’Ebor Project, senza il quale nulla di tutto questo sarebbe stato possibile. Frank era un abile ingegnere e gestiva un’attività di realizzazione di modelli per fonderia all’interno del mulino.
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press release

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CONTEMPORARY ART CONCEPT AND DESIGN

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