Immaginiamoci stesi sul letto di un fiume, lo sguardo rivolto verso la luce.
Adagiati come sedimenti, in un torpore confuso e sordo. Cerchiamo, guardando verso l’alto, un bagliore di luce, un frammento, un riflesso. In superficie la corrente fa scorrere rapidamente le acque e guizzi di luce creano ammassi intricati di parole confuse. “Sedimenti, confluenze glaciali e sommerse mutano lentamente nello scorrere del suono e del tempo. Apparente immutabilità in costante cambiamento”. |
MÉLAN HÝDŌR
Contemporary Art Exhibition
14/31.01.2021
PRODUZENTENGALERIE
Ecke Bräugasse 9 - 94032 Passau, Germany
Exhibition space viewable through the gallery windows
Contemporary Art Exhibition
14/31.01.2021
PRODUZENTENGALERIE
Ecke Bräugasse 9 - 94032 Passau, Germany
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La galleria d’arte Produzentengalerie di Passau - Germania, celebra 30 anni di attività e inaugura il nuovo anno con la mostra Mélan Hýdōr (Black Water) curata da Hubert Huber e Monica Pirani. Il progetto nasce dalla collaborazione della galleria tedesca con il Fenster Laboratori e con gli artisti Massimo Ballardin, Fabio Guerra, Belinda Guerriero & Luigi Turra e Hubert Huber. I tre fiumi Ilz, Inn e Danubio, s’incontrano nel centro storico di Passau, e convergono nel Danubio.
Mélan Hýdōr, dal greco antico di Omero, si traduce in acqua oscura. Gli antichi navigatori greci temevano le acque profonde, oscure e misteriose che evitavano, rimanendo sempre vicini alle coste. Metafora della nostra contemporaneità."Mélan Hýdōr, mette in relazione il flusso delle acque oscure con le condizioni insicure e soggettive del futuro che ci attende. Fino a che punto sopportiamo l'incertezza?
L’arte e la cultura riflettono le nostre emozioni e si confermano il linguaggio necessario per consentire alla realtà di emergere e stimolare in noi un cambiamento, sempre e comunque, nonostante le forze dirompenti". - Monica Pirani - co-curatrice.
Mélan Hýdōr, dal greco antico di Omero, si traduce in acqua oscura. Gli antichi navigatori greci temevano le acque profonde, oscure e misteriose che evitavano, rimanendo sempre vicini alle coste. Metafora della nostra contemporaneità."Mélan Hýdōr, mette in relazione il flusso delle acque oscure con le condizioni insicure e soggettive del futuro che ci attende. Fino a che punto sopportiamo l'incertezza?
L’arte e la cultura riflettono le nostre emozioni e si confermano il linguaggio necessario per consentire alla realtà di emergere e stimolare in noi un cambiamento, sempre e comunque, nonostante le forze dirompenti". - Monica Pirani - co-curatrice.